Completamente rinnovato e aperto da giugno ad ottobre, l’Antermoia è raggiungibile solo a piedi, partendo dal Gardeccia, dalla Val Duron o dalla Val di Dona.
Costruito nel 1911 dalla sezione fassana del Deutsch-Österreichischer Alpenverein, nel 1921 il Rifugio Antermoia venne assegnato alla SAT (Società Alpinisti Tridentini) e nel 1962 fu iscritto al CAI. Negli anni la gestione fu affidata a diverse famiglie del posto. Dal 1990 al 2016, Almo Giambisi si occupò del presidio alpino, ubicato in uno dei luoghi più magici delle Dolomiti, accanto al laghetto a forma di cuore, la cui origine è avvolta dal mistero. Si narra, infatti, che la nascita dello specchio d’acqua sia legata alla triste storia d’amore fra una bellissima "vivana" (ninfa) ed il poeta cantore Oswald von Wolkenstein. Dal 2017 Martin Riz di Campitello, guida alpina, coordinatore del soccorso alpino Fiemme e Fassa ed ex campione di sci alpinismo, è il custode del Catinaccio. Per lui il rifugio, oggi è il luogo per far conoscere ed apprezzare la montagna ai più giovani. Per vivere lo spirito del vero montanaro trascorri la notte e svegliati all’alba per ammirare l’Enrosadira. Oltre al panorama, l’accoglienza e la cucina valgono la salita!