Una chiesa maestosa che veglia su Moena, il cui campanile aguzzo è visibile a grande distanza.
Costruzioni, ricostruzioni, ampliamenti hanno caratterizzato questa chiesa, posta in posizione elevata con vista sulla Val San Pellegrino e il gruppo dei Monzoni. Consacrata per la prima volta nel 1164 dal vescovo Adalpreto di Trento, venne poi riconsacrata per altre due volte, nel 1216 e nel 1534, a seguito di sistemazioni e rifacimenti che però non finirono lì. Nel Seicento venne aggiunta la Cappella del Carmine e nell’Ottocento fu ampliata e prolungata la navata. L’ultimo ampliamento che conferisce alla chiesa l’aspetto attuale è del 1929. La parte gotica e l’abside originari sono stati conservati. Tra i molti capolavori custoditi all’interno della struttura, non perdere l’altare ligneo dorato di Valentino Poschiavin (1715) e le importanti opere del pittore barocco Valentino Rovisi, allievo di Giambattista Tiepolo. Accanto alla parrocchiale si trova la suggestiva chiesetta di San Volfango, di epoca romanica, visitabile nei mesi di luglio ed agosto.
PUNTO DI FORZA
La cupola centrale e le cappelle laterali finemente decorate.
Foto: Archivio Azienda per il Turismo della Val di Fassa - Mattia Rizzi
Prezzi
Ingresso libero