C'è grande attesa in Val di Fassa per lo spettacolo Mordere il cielo di Paolo Crepet, in programma il 1° novembre (ore 21) al Teatro Navalge di Moena, dove già da alcune settimane si registra il tutto esaurito. È questa l'unica data trentina per lo psichiatra e sociologo più celebre d'Italia che intrattiene e coinvolge il pubblico in sala con un'irresistibile conferenza-spettacolo in cui riflette sull'attualità di una società odierna, dove dilaga la solitudine e le emozioni sembrano scomparire. Crepet sale sul palco con un testo tratto dal suo ultimo libro (dal titolo omonimo) in cui scrive: «Inutile negarlo, viviamo tra nuove guerre, migrazioni di massa, povertà che si ammassano nelle grandi città, vecchie e nuove droghe dilagano, ansie e angosce trovano insuete espressività. Come se un'antica cicatrice interiore fosse tornata a condizionare il tempo presente. Eppure, molti continuano a cercare, forse proprio perché l'eclissi della ragione coglie un'umanità sempre più smarrita. Proprio adesso che una parte del pianeta pensava di aver conosciuto benessere e allungamento della vita, mi chiedo dove siano andate a finire le nostre emozioni, perché in tanti tendono a relegarsi in una solitudine che accomuna giovani e adulti, vecchi e bambini. Siamo all'età dell'insensibilità? Il rischio c'è ed è sempre più forte. Occorre parlare di questa potenziale eclissi di una parte della nostra sfera emotiva, le complicità e le omissioni che tendono a tradire l'identità più profonda di ogni essere umano. Per tornare a "mordere il cielo" occorre ritrovare il coraggio di nuove eresie, rinnovare ribellioni per inseguire le nostre unicità, diffidando di quella grigia normalità dietro la quale si nasconde il sinistro rumore della neutralizzazione dell'anima».
Lo spettacolo di Crepet rappresenta la miglior conclusione del progetto "Dolomiti d'Autunno", realizzato da Apt Val di Fassa, che quest'anno ha scelto di potenziare ulteriormente l'offerta nella "bella stagione" autunnale, raddoppiando rispetto al passato il periodo di attività e moltiplicando le esperienze, dedicate a ospiti e valligiani.
Così, dal 27 settembre al 12 ottobre, sono stati organizzati 4 week end in quota con pernottamento in rifugio, a tema bike, trekking, yoga e benessere nella natura i cui posti sono andati tutti esauriti. Precisamente, il programma ha previsto: 27 e 28 settembre Mtb experience sulle Dolomiti di Fassa con guide di Fassa Bike (annullato per maltempo); 28 e 29 settembre Benessere naturale sulle Dolomiti con operatrici olistiche di Fassa; 5 e 6 ottobre Week end yoga sulle Dolomiti con Denise Dellagiacoma e 11 e 12 ottobre Survival Camp all’Antermoia con Donne di Montagna.
Dal 14 ottobre al 3 novembre, per la prima volta, è stato organizzato un programma che ha messo al centro il "Mental - Wellbeing" nella natura dolomitica, con la possibilità di sperimentare, nell'arco di tre settimane, ben 25 sessioni di differenti discipline (gratuite). Le esperienze proposte sono state: Magia del bosco, mindfulness d'autunno, face yoga, pilates, forest bathing, mindfulness con campane tibetane, yoga, pilates in acqua e Qi Gong.
Oltre il 95% delle attività, realizzate in collaborazione con le operatrici olistiche locali Katiuscia Rasom, Elisa Penna, Irene Deflorian, Giorgia Lorenz e Daniela Zorzi, sono andate sold out, con una grande partecipazione di residenti, oltre che di ospiti nei week end.
A queste si sono aggiunti 4 eventi speciali che hanno ottenuto un ottimo successo: il 17 ottobre si è tenuto a Vigo Essere Bosco con Miscele d'aria Factory e Stefano Delugan, sempre il 17 ottobre Talk & Taste con Alfio Ghezzi, il 25 ottobre Mindfulfreeride contro lo stress con la psicologa Mariapia Ghedina. Ultimo appuntamento il primo novembre con lo spettacolo Mordere il cielo di Paolo Crepet.
Una stagione, quella autunnale, quindi in cui l'Azienda per il Turismo della Val di Fassa ha scelto di investire, puntando su attività che accrescono il benessere psicofisico, al quale si dedicano attenzione e ricerca sempre maggiori. «Una scommessa vinta - sostiene Nicolò Weiss, direttore dell'Apt ladina - data la risposta degli ospiti, la partecipazione diffusa dei valligiani e il coinvolgimento di diversi nostri operatori che hanno collaborato alla buona riuscita di "Dolomiti d'Autunno". Si tratta di un progetto che esalta le potenzialità del nostro territorio e che sicuramente riproporremo l'anno prossimo».