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La suggestiva traversata in quota, che percorre il lungo e panoramico crinale tra Col de Valvacin e Sela Brunéch, permette di contemplare tutte le cime della Val di Fassa da un'insolita prospettiva. In alternativa, dalla Sela Brunéch, a monte della seggiovia (qui il sentiero diviene n. 613/B) risali in direzione della cresta sottile che chiude a sud la conca di Ciampac e si apre, a destra, con una spettacolare vista sulla Val San Nicolò. Percorsa la cresta per intero, giungi fino agli aspri contrafforti del Sas de Roces che costringono a spostarti sul versante della Val San Nicolò. Scendi alcuni tornanti per attraversare poi una lunga diagonale sempre in quota, attrezzata in alcuni punti scoscesi da una fune metallica, sino a raggiungere l’ampia sella erbosa a monte del Sas Bianch. Percorri in salita il sentiero segnavia n. 613 che, con un ripida diagonale, attraversa il versante ovest del Varosc, dove sono ancora presenti resti di fortificazioni risalenti alla Prima Guerra Mondiale. Scendi il declivio est in vista del Rifugio Passo San Nicolò che si raggiunge in pochi minuti (ore 4.00). Rientri scendendo nella Val San Nicolò per il sentiero n. 608, con ampi scorci sulle stratificazioni geologiche del ruscello Rois del Giaf, fino alla Baita Ciampié ed a Pozza per la strada asfaltata. Solo il tratto da Col de Valvacin a Sela Brunéch è adatto a famiglie con bambini (da 8 anni). Rientro lungo lo stesso percorso o con gli impianti di risalita (seggiovia + cabinovia) ad Alba di Canazei.
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